Da diversi anni l’industria conciaria sta lavorando con grande impegno per migliorare la propria sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Vi sono importanti sfide da affrontare in termini di sostenibilità: processi chimici complessi, consumi energetici elevati e gestione dei rifiuti sono solo alcune delle questioni che richiedono una riflessione critica e un’azione efficace.
Tuttavia, negli ultimi anni sono state implementate nuove strategie, adottando tecnologie innovative e instaurando una collaborazione tra stakeholder chiave per promuovere una produzione più responsabile.
I principali ambiti di interesse per la sostenibilità nel settore conciario sono:
La pelle è un materiale bio-based, composto cioè per almeno l’85% da collagene, materiale organico completamente bio-degradabile al 100%, è durevole e possiede un alto grado di riparabilità, che permette di allungarne ulteriormente il ciclo di vita.
Contrariamente a quanto si crede, il 99% della pelle utilizzata dall’industria conciaria è uno scarto dell’industria alimentare e il suo impiego evita che venga smaltita come rifiuto. Inoltre, gli scarti della lavorazione conciaria possono essere recuperati e riutilizzati nel settore agricolo, edile, cosmetico, alimentare, ecc. Questi due elementi rendono la produzione conciaria un interessante caso applicativo di bioeconomia circolare.