Sostenibilità

Da diversi anni l’industria conciaria sta lavorando con grande impegno per migliorare la propria sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Vi sono importanti sfide da affrontare in termini di sostenibilità: processi chimici complessi, consumi energetici elevati e gestione dei rifiuti sono solo alcune delle questioni che richiedono una riflessione critica e un’azione efficace.

Tuttavia, negli ultimi anni sono state implementate nuove strategie, adottando tecnologie innovative e instaurando una collaborazione tra stakeholder chiave per promuovere una produzione più responsabile.

I principali ambiti di interesse per la sostenibilità nel settore conciario sono:

  • Gestione delle risorse idriche: l’industria conciaria richiede una quantità significativa di acqua per i propri processi produttivi. Già da diversi anni DEAN sta implementando strategie e pratiche per ridurre il consumo d’acqua, migliorare l’efficienza idrica e affrontare le problematiche legate alla qualità delle acque reflue.
  • Gestione dei rifiuti e dell’inquinamento: l’industria conciaria è stata tradizionalmente associata a un’elevata produzione di rifiuti e all’emissione di sostanze inquinanti. Sono continuamente analizzate le politiche e le tecnologie adottate per ridurre, riciclare e smaltire in modo responsabile i rifiuti, nonché per limitare le emissioni inquinanti.
  • Impatto sociale: oltre alle politiche e alle pratiche di gestione del personale, inclusi aspetti come la sicurezza sul lavoro, il benessere dei dipendenti e la promozione di relazioni di lavoro etiche, altro tema di grande interesse per DEAN è il benessere animale. Si sta lavorando per sensibilizzare i fornitori di materia prima a fornire documentazione o certificazioni che attestino buone pratiche nell’allevamento e nella macellazione.
  • Trasparenza e coinvolgimento degli stakeholder: la DEAN ha iniziato dal 2021 a divulgare le proprie performance sostenibili e nel 2023 ha avviato l’implementazione della blockchain per garantire la massima trasparenza possibile al proprio processo produttivo.

La pelle è un materiale bio-based, composto cioè per almeno l’85% da collagene, materiale organico completamente bio-degradabile al 100%, è durevole e possiede un alto grado di riparabilità, che permette di allungarne ulteriormente il ciclo di vita.
Contrariamente a quanto si crede, il 99% della pelle utilizzata dall’industria conciaria è uno scarto dell’industria alimentare e il suo impiego evita che venga smaltita come rifiuto. Inoltre, gli scarti della lavorazione conciaria possono essere recuperati e riutilizzati nel settore agricolo, edile, cosmetico, alimentare, ecc. Questi due elementi rendono la produzione conciaria un interessante caso applicativo di bioeconomia circolare.

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